L’apertura della Lega al governo Draghi ‘sposta’ il baricentro dell’esecutivo e apre il problema della composizione della squadra dei ministri.
La grande novità della seconda giornata di consultazioni di Mario Draghi è l’apertura della Lega al governo Draghi. La delegazione capitanata da Matteo Salvini incontrerà il premier incaricato solo nella tarda mattinata del 6 febbraio, ma sembra chiara l’intenzione dei leghisti di scendere in campo e giocare la partita da protagonista. E non dai banchi dell’opposizione.
La Lega apre al governo Draghi
L’adesione della Lega al Governo Draghi risponde all’appello del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che aveva chiesto una ampia adesione. Di certo il passo avanti della Lega allarga il perimetro della maggioranza più di quanto auspicato dalle forze politiche che appoggiavano il Conte Bis. LeU ha ribadito il suo no al governo con i sovranisti, e il riferimento era alla Lega, mentre il Segretario del Partito democratico Nicola Zingaretti, dopo il confronto con Draghi, non si è soffermato sulla formazione larga della maggioranza che potrebbe sostenere il governo. Il Movimento 5 Stelle attende di confrontarsi sul premier incaricato sui contenuti prima di esprimersi. Di certo la presenza della Lega potrebbe imbarazzare alcuni esponenti del MoVimento.
La composizione della squadra di Governo
C’è un altro aspetto legato all’eventuale adesione della Lega al governo Draghi: la composizione della squadra di governo. L’idea di Mario Draghi è quella di creare un esecutivo più tecnico che politico, ossia con più ministri tecnici che politici. Aumentando le forze politiche che aderiscono alla maggioranza diminuiscono le poltrone a disposizione, per dirla in maniera sicuramente poco elegante. E accontentare tutti diventa pericoloso se non addirittura impossibile.
Nel corso delle prime consultazioni dal premier incaricato non sarebbero arrivate indicazioni sulla squadra di governo ma quasi tutti i partiti hanno chiesto un esecutivo di carattere politico. Starà al Presidente del Consiglio incaricato riuscire a fare una sintesi che possa mettere tutti d’accordo.
I leader di partito come ministri?
Nel corso delle ultime ore è emersa l’ipotesi dell’inserimento dei leader delle forze politiche nella squadra dei ministri. I nomi sarebbero quelli di Salvini, Zingaretti, Berlusconi e gli altri responsabili. Uno scenario suggestivo ma di difficile realizzazione.